Stampa
Visite: 1437

Berna, 4 Febbraio 2021 - Il risicato "No" alla revisione della legge sulla caccia del 27 settembre 2020 impedisce una più che urgente necessità di agire nell’ambito della regolamentazione del lupo.

Il "No" rende più difficile per i cantoni regolare la popolazione in modo mirato. Attualmente si osserva uno sviluppo demografico estremamente dinamico della popolazione di lupi nei cantoni di montagna e nelle zone rurali con conseguenze negative per la popolazione, l'agricoltura e il turismo.

Il Consiglio federale è chiamato ad affrontare il problema dei grandi predatori il più rapidamente possibile a livello di ordinanze e leggi. Diverse richieste sono già state fatte tramite degli atti dal Parlamento federale.

L'Associazione Svizzera per un Territorio senza Grandi Predatori sta adattando il suo lavoro quale associazione alle nuove circostanze ed esigenze. In collaborazione con le/i Parlamentari dei cantoni di montagna e la «Comunità d’interesse sicurezza» l’associazione coordina gli atti parlamentari per quanto riguarda i grandi predatori e la protezione delle greggi. Inoltre, i governi cantonali sono invitati a riconoscere l'urgente necessità di agire nell'ambito della regolamentazione del lupo e a chiedere al Consiglio federale di intervenire rapidamente.

Insieme alle organizzazioni di contadini, in primo luogo l'Unione Svizzera dei Contadini, la Società svizzera di economia alpestre e le Federazioni svizzere d’allevamento ovino e caprino, l'associazione si sforza per trovare le migliori soluzioni possibili per proteggere gli animali da reddito e da pascolo, nonché la popolazione. Il rapido adattamento dell'ordinanza sulla caccia come primo passo è di centrale importanza. Una regolazione preventiva della popolazione di lupi è indispensabile.

Inoltre, è necessaria un'azione a livello europeo per un allentamento dello stato di protezione del lupo (Convenzione di Berna). Senza dimenticare che la questione dell'ibridazione lupocane non è ancora stata chiarita. Una conferenza di coordinamento con i laboratori europei dovrebbe portare ad un allineamento del metodo di analisi e del risultato. L’associazione si impegna costantemente per queste e altre importanti rivendicazioni e continua a lavorare con i diretti interessati e le associazioni per la protezione degli animali da reddito e da pascolo, del paesaggio e della popolazione.

Per domande: